lunedì 16 marzo 2009

Elisir d'amore per ........Cairano e il sole.





“Che bell’inganno anima mia,
che bello ,che grande il nostro tempo.
che solitudine
……e che bella compagnia!”
Le parole……ancora le parole di Fabrizio De Andrè ,che amava un pò più la terra degli uomini, per raccontare le emozioni di ieri a Cairano.Il silenzio dei nostri respiri in unisono col profondo suono antico e profondo che ci ha proposto uno ieratico e inattuale Agostino in armonia con un vento insinuante e primaverile……che scimmiottva giocando col sole e le nuvole....ci ha allggeriti dalla necessità pesante delle parole abituate a giustificare ,placare o correggere gli ‘umori freddi e adirati" che insidiano le nostre belle e libere anime comunitarie.Abbiamo assaporato una minima parte della “Cairano” che ognuno di noi aveva costruito nella sua mente , nel suo animo e con le masserizie concettuali e ideali accumulate nelle sacche del proprio ‘zaino’ in spalle rassicuranti come coperte di 'linus'. Quante ‘energie’e attese nelle parole impacciate che raccontavano i propositi delle esperienze che porteremo a Cairano!Ma permettetemi di confidarvi le bellezze delle anime dei "comunitari provvisori ed inoperosi" che finalmente ho potuto leggere anche negli occhi veri,luminosi e profondi dopo averle scoperte solo nelle nostre parole scritte in poesia o in prosa.Ah l’oralità perduta dopo l’nvadenza mascolina del "logos" e la ammaliante e femmiile tirannia della parola poetica nel silenzio e nella bellezza della nostra “cairano dell’anima”.E non abbiamo avuto bisogno neanche delle 'cere' perchè a Cairano non conoscono le sirene, i maghi, i santi ,i navigatori e gli eroi!
mauro orlando

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