Clandestinità e decenza  per un incontro controverso.
…il memorabile l’effimero il sublime la paccottiglia 
il puro kantiano  nell’aria impura del tempo….dello spazio
e ….e categorie!?
forme a priori della mente labirinto…
“tutto ciò che non è immediato è nullo” 
rispondeva infastidito Cioran
…ha avuto il dono dell’immediatezza
la capacità di lasciar filtrare parole
e le sue scorie  scorrono nella circolazione mentale
 di chi le incontra e vi rimangono
talvolta allo stato latente
 finchè un giorno ritornano a risonare intatte 
dolosorse e incantate….negli incubi poetici 
delle “notti attiche” di Trevico….
Diogene  smarrito ….
“A bassa voce ora conversa con ciascuno di noi”
E’ un tono che sorprende e  confonde 
Sibila quasi parole  senza suono 
come “una parola detta in un orecchio….
…. in un momento in cui non te l’aspettavi”  
…una parola attesa e diventata un ospite inquietante
ma indispensabile…..
….tutto il  sensorio percettivo torbido ed arido
 viene costretto risvegliarsi dai suoi sogni dogmatici….
duro viaggio eduna presa in “cura” di  una mente
 cangiante,disponibile…turbolenta e perennemente attiva…...
…..guardare gli uomini  negli occhi  che sfuggono
….guardare le cose …di sbiego… frastagliato e  turbolento
 oggetti  a continue distrazioni,divagazioni,simulazioni 
 da sempre i miei ritorni sul luogo dei simposi comunitari
  “Han dato impressione  che il tempo e il modo  di arrivare
 erano quelli di entrare a casa mia  dove comando io”
con una valigia piena di ragioni…concetti….e fanatasie
nel mercato libero della immaginazione al potere…
ho sempre amato gli uomini che sanno coniugare 
 sensibilità…sogni e fantasia  a  sottile ironia 
e anche a un cinismo purchè sia bizzarro e libero.
INSOLENZA …..IMPRONTITUDINE…. IMMEDIATEZZA
….temo gli scrittori perché abili nel celarsi…per mestiere
difficile  saperli scovare e smascherarli ….con amore…
ermeneutica scaltra e sottile  dei salotti parigini…. .
dove ogni stile si forma per successive campagne
 intimidatorie e predatorie in territori  destrutturati altrui…..
oggi … “il bello non è  la promessa o la speranza di felicità….
ma “ l’avidità degli occhi  come lotta d’amore in un sogno…
 un pòlemos filosofico  agonistico più che una guerra…..
pensare è …..gettare una luce magica nell’oscurità naturale delle cose 
e  elaborare il lutto della banalità superficiale delle azioni umane….
 non più pensare  o snidare  l’Essere Pensare che ama nascondersi 
 “un peccato infinito” d’orgoglio  originato in Edipo…..
interpretare infinitamente…senza un “inizio” e senza un “fine”
…. in un moto incessante,abrupto, frantumato e ricorsivo…..
“Zoòs èkon lègon” non più “politikòn”
….condannato di continuo all’umiliazione di  nuove conversioni
Interprete interpretabile   di sempre  diverse interpretazioni
si rifugia  nelle crepe  delle sue corazze senza  decisioni
per sfuggire all’orrore di queste apostasie filosofiche
si è  orgogliosamente rassegnato alla modestia della debolezza
contento  di sentire il calore di  un asilo dell’impeccabile ingenuità.
Tirata giù d’imperio  …l’antenna metafisica del’orgoglio razionale
Ho educato una capacità folgorante di percepire la pura apprensione dell’istante 
La capacità a sorprendersi  degli istanti in cui la vita rivela la profondità
E la complessità  multipla  dei suoi  i piani infiniti…….
accontentadosi di sentire e percepire  più che pensare
lunedì 5 settembre 2016
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