venerdì 28 gennaio 2011

Elisir d'amore per....... Guido Giannini ...occhio comunitario e paesologico


Ora giovedì 3 febbraio alle ore 18.30 – 04 marzo alle ore 21.30

--------------------------------------------------------------------------------

Luogo Libreria ” Feltrinelli “,via Santa Caterina a Chiaia 23 -Napoli

--------------------------------------------------------------------------------

Creato da Guido Giannini, Zelda Sayre Giannini

--------------------------------------------------------------------------------

Maggiori informazioni Presenteranno il volume:Franco Arminio e Generoso Picone.
In contemporanea sarà inagurata anche la mostra di alcune delle foto pubblicate nel libro

GUIDO GIANNINI : FOTOREPORTER PER VOCAZIONE: IL CHIOSTRO e LIBRARTERIA EDITRICE

“Il fotografo della decenza quotidiana”

L’occhio segreto e radicale di Guido Giannini.

“Uno spettro segreto e inquietante si aggira libero per Cairano…..l’occhio di Guido Giannini! Cairano 7x 2010 sta segnando una sua tappa ulteriore. Lo spazio e il tempo lento e dilatato assieme sconvolgerebbe la stessa ‘ragion pura ‘ kantiana anche se solo al livello della percezione semplicemente estetica senza finalità di ‘razionalizzazioni’ .Qui abbiamo esistenzialmente vissuto il non sentirsi impegnato in nessuna ‘forma a priori’ come obbligo conoscitivo e etico sfiorando in ogni attimo le insidie sofferenti del nihilismo e del relativismo. Abbiamo semplicemente immaginato e concepito il vivere quotidiano e i suoi attimi nelle contrarie maniere di vita come un insieme complesso di contingenza strane e impossibili. Ci ha individualmente aiutati ad apprezzare la ricchezza del possibile e assieme a consolarci dell ‘angustia del presente .Qualcuno ha scritto saggiamente che “ l’universo contiene sempre molte più cose di quelle che al momento è possibile trovarvi”.

Ciò significa essere obbligati a pensare nelle contrarie maniere di vita o possibilità di vita che altrimenti saremmo condannati a non vedere coinvolti nei nostri problemi quotidiani della nostra contemporaneità:la permanenza della memoria, l’insidia dell’oblio,le strategie necessarie per conservala o costruirla, le pretese assolute delle morali,la ‘relatività’ dei buoni e laboriosi costumi, i pericoli dell’identità e le strategie che mettiamo in essere per sopravvivere o vivere la nostra funzione sociale o professionale.In questi giorni di ‘ozio cairanese’ ci siamo prefissi o ci sono donati delle ‘radure’ in cui prendere fiato, regolare il respiro, esercitare l’ascolto, allontanare il silenzio assordante e infinito , gli spazi senza limiti e confini. Una radura abituale e obbligata è il mitico Bar di ‘angiolino’ dove in questi giorni sulle pareti sono in bella vista esposti le splendide fotografie di Guido Giannini… una sorta di ‘abbecedario’ realistico e non visionario di una umanità autenticamente dolente e tragica che ti riporta alla essenza ordinata e lirica del vivere lontano dalle sociologie,dalle estetiche o dalle poetiche.Saltano di fatto le filosofie,le estetiche,le ideologie e viene rappresentata in modo ossimorico la vita nella sua realistica idealità. “Eidein” dicevano i greci che ragionavano in profondità e non in superfice.La dignitosa indigenza nella ricchezza poetica della figura e nel volto della suonatrice di violino.Gli occhi conficcati con insistenza nell’obbiettivo del fotografo di uno sfrontato ed irriverente giovane rom che sembra voler sfidare con la sua sfrontatezza una esistenza fatta di antiche e moderne offese e soprusi. Il riposo attivo del vecchio suonatore di fisarmonica ‘posteggiatore’ provvisorio che ci racconta la sua vita voltandoci irrispettosamente le spalle senza la necessità di chiederci scusa. Il piccolo mendicante legato alla sua ciotola triste e questuante davanti ad un negozio di antiquariato nella triste dolcezza di una sofferenza sorpresa e dolorante. Il passo sospeso in una rituale e mitica lettura del frate ingabbiato nella ideologia dall’occhio anarchico dell’obbiettivo e della la scritta anticlericale sul muro di fondo. E potrei continuare ad libitum in questo esercizio ermeneutico e descrittivo di queste spendide e iriiverenti fotografie sulla parete se impellente e fastidiosa si presentava la inquietante domanda :”ma questo occhio anarchico,irriverente e smaliziato sta girando liberamente per Cairano senza freni e pudori ?”.E tutti noi nei nostri piccoli atti e nei nostri logorroici o poetici inganni o nelle rappresentazioni incipriate e datate dei pochi politici che clandestini ,assenti o in affige hanno frequentato Cairano in questi giorni. Eravamo inquietati dalla possibilità di essere scoperti e smacherati nei nostri piccoli ‘vizi privati’ o delle poche ‘pubbliche virtù’ da questo occhi indiscreti sfacciati se pur per “buone fotografie,senza trucco e manipolazione”. E non ci conforta neanche sapere che in qualsiasi forma oggettivata della comunicazione sia essa letteraria, visiva o orale “ogni lettore ,quando legge ,legge se stesso”.Non è mai piacevole essere osservati ma ancora più inquietante è essere guardato e visto da un occhio così profondamente caustico e concreto come quello di Guido Giannini ,vera anima critica ,libera e autentica anche di una rappresentazione , autorizzata o non, di una paesologia come radicale e profonda lettura critica degli abitanti vecchi e nuova della Irpinia dei nostri sentimenti, di nostri sogni o speranze o dei nostri logorati e improduttivi pensieri.Anche a noi piace ciò che ha scritto di lui Mario Pannunzio ,mitico Direttore de “il Mondo”. Guido “conosce l’arte di rubare agli esseri umani qualcosa del mistero della loro e nostra esistenza” e noi come lui mai lo denunziieremper furto anzi di questo lo ringraziamo ….paradossalmente.

Mauro Orlando

ps…scritto in occasione di Cairano 7X 2010

Nessun commento: