sabato 10 gennaio 2009

Elisir d'amore per ........... "La piazza degli altri"

Grottaminarda :via minichiello, 1950.
di franco arminio
Guardala, la terra è più tenera del cielo.
Non restare tutta la vita
con le unghie conficcate nella tua anima
o in quella degli altri.
Porta il tuo paese in testa
come si porta l’immagine dell’amata.
Esci, vai nella piazza tua o di un paese vicino,
vai nella piazza degli altri,
mai ti mancherà una bella vista.

La scuola di paesologia è un invito ad andare nei paesi più affranti, più sperduti. Un invito a vagabondare nella vita qualsiasi di un luogo qualsiasi.Entrare in un paese, lasciare che il paese entri dentro di noi: una vecchia che attraversa la strada, una macchina parcheggiata, un tipo solitario su una panchina, insomma la salute e la malattia delle cose che stanno fuori.La scuola di paesologia come referto della salute e della malattia dei paesi, referto della salute e della malattia di quel particolare paese che si chiama mondo.Si comincia così, con poche parole, con pochi concetti. Perché qui più che altro è faccenda di fare compagnia a luoghi che stanno sparendo: non è questione di turismo ma di viaggi della clemenza, misericordia per noi stessi e per le cose che ci circondano.

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