lunedì 4 febbraio 2019

Minima psicologica.
Vivere la condanna ad “ un eterno presente” che non diviene come pensava Eraclito e nenche si stabiliza come Essere
come pensava Parmenide ....this is the question amletica..Emozioni sedate per un “ benessere” senza pàthos.... per timore dell’ angoscia in agguato nello scarto tra realizzazione o anche solo della soddisfazione provvisoria.Corpi viventi come cadaveri eccellenti e felici di morti tenuti in vita per la sopravvivenza mortale o nella eternità metafisica .Vivere di “risultati” e "riconoscimenti" per sentirsi reali .. attivi e vivi .....per sentirsi un “io” non perennemente insoddisfatto dei suoi risultati e meriti . Primum vivere deinde Philosofari….meglio la “presenza activa”della prestazione tecnico-professionale che un ideale astratto e neccessario come ipostasi .Recuperare il senso di un “io” non formalmente realizzato ma sempre in potenziale e provvisorio “ centro” di relazioni umane e politiche che non si occupano solo di “ identità” totalizzanti ma di “ riconoscimenti” di semplici empatie che non si soddisfano negli obiettivi occasionali raggiunti.Curare una “ armonia” provvisoria tra intelligenza .... ....emotività...spirito...conoscenze ..volontà...emozioni ...corpi senza implodere o esplodere ma tenendo viva con azioni libere e consapevoli il fluire del fuoco della vita....dove ruoli, linguaggi,immgini si confondo nell'assenza di senso,orientamento,distanza e conflitto in una insicurezza che non attine più al contorno storico e sociale che fa da sfondo alle nostre esitenze precarie e provvisorie....in una declinazione senza logica eper frammenti .....

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