..tu chiamale se vuoi...emozioni! “
Politica e poesia intrecciate ogni giorno, in ogni luogo. È un lavoro per anime nuove. Molti lo stanno già facendo. Non stanno in parlamento e non è importante che ci vadano, c’è già un fare luminoso che accade nelle mille italie che ancora resistono. L’Italia deve essere la federazione di queste gioiose resistenze, di queste piccole luci circondate da un mare di buio.
Si muore e prima di morire tutti hanno diritto a un attimo di bene. Bisogna ascoltare con clemenza, bisogna coltivare il rigore e lottare fino a rimanere senza fiato. Diffidiamo degli opinionisti, l’Italia ha bisogno di percettivi. Cediamo la strada agli alberi.
Più che la foga della crescita, ci vorrebbe il culto dell’attenzione. 
Attenzione a chi cade, al sole che nasce e che muore, ai ragazzi che crescono, attenzione anche a un muro scrostato o a un semplice lampione.
Bisogna combattere contro l’autismo corale, darsi cura di accendere focolai di condivisione nella realtà più che nel virtuale. Mettere nella politica qualche furbizia in meno, qualche incanto in più..” 
franco arminio 
L’esperienza paesologica è anche sentire o capire  non tanto come il “logos” ma come i sentimenti e le passioni sono cambiate nel tempo e nello spazio.”Ogni giorno e in ogni luogo” viviamo “emozioni”,”sentimenti”, “passioni” che condizione la nostra vita intima , amorosa e comunitaria….nel costruire nuovi miti….vivere  luoghi abbandonati…le gioie  dei silenzi naturali…e il rispetto  della parola che parla e canta la bellezza  delle piccole cose.Geografia e storia  che si fanno scoperta e vita vissuta e dimensioni di genere, di età, di cultura, di sacralità,di strutture politiche e sociali…con qualche “incanto” in più.Emozioni  nello stesso amore  e uso della parola ….amore, rabbia…gioia…tristezza …accidia…disperazione…invidia…avarizia…cuopidigia…curiosità.Non solo per ricostruirne  analiticamente i percorsi ei significati in un arco di lungo periodo per delinere “mappe emotive” nel tempo e nello spazio delle nostre storie e geografie mentali.Non interessa recuperare “lessici emotivi”che ci consentono di cogliere analogie, differenze …evoluzioni nelle fratture epocali  tra un medioevo intimistico e una modernità complessa  e intrigata  con ricerca di autocontrolli stoici , epicurei,scettici o cinici.Con l’apertura di una “casa della paesologia “ a Trevico, con i viaggi della “cura”  nei luoghi  preservati e nei “piccoli paesi della grande vita”….nella festa paesologica di Aliano cerchiamo e viviamo  “comunità emotive ….” gruppi …territori…ambienti…luoghi  in cui si vivono originali e d autentiche  comunità  di sentimenti…di passioni  provvisorie ma radicate  in contesti storici, politici e religiosi  liberi ed aperti.Esperienze  che vanno oltre la denuncia e il rifiuto o  la resa incondizionata  alla “modernità incivile” tendenti al  rispettoso sublimarsi dei sentimenti e le passioni interiori monacali e eretiche o alle fughe  mondane dalle ansie  di salvezza o timori di dannazione che  sottovalutano il valore degli affetti individuali , comunitari e familiari.La preferenza per il formarsi  di piccole comunità provvisorie con vocazione istituzionalizzante  con veri  e propri “ manuali di sentimenti e mozioni” e una sistemazione filosofica e dottrinale  delle “passiones animi”…..Riproporre occasioni  di esperienze  della varie ed eventuali “comunità emotive” non per  delinearne gerarchie  in rapporto alle loro cause e ai loro fini e del cambiamento in relazione ai tempi storici e istituzionali  o per  determinarne  differenziazione  o disgregazioni in rapporto al loro patrimonio o potenzialità identitaria di esperienze  e ricordi.Altra caratteristica  importante  non cercare di capire  o di contrapporsi  intellettualmente  alla vita emozionale della gente comune  che non ha gli strumenti di una lettura critica  per scoprire il sottile filo rosso  tra un passato che fa fatica a passare e un un presente e un futuro  che fanno fatica  a svilupparsi….
 mauro orlando
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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