sabato 30 luglio 2011

Elisir d'amore per .......una "Comunità provvisoria " al plurale.

“Non ci si arrende solo rispetto all’idea di inseguire il mito dello sviluppo, ci si arrende all’idea di essere qualcosa o qualcuno. Per uscire dall’autismo corale ci vogliono posture nuove. È tempo di tornare a una fisiologia meno velleitaria, a un quieto vagabondare nel mondo che gira, nell’aria che non sta mai ferma, nella polvere in cui luccichiamo ad occhi aperti insieme al sole e alle stelle”.

franco arminio





La comunità provvisoria e Il blog che ne è nel bene nel male la vetrina delle idee originali, degli umori,delle passioni calde e fredde sono le forme e gli spazi tradizionali dell’esercizio democratico di esigenze esistenziali,culturali e politiche. Nello stesso tempo sono le occasioni e lo spazio per costruire nuovi paradigmi ,logiche e grammatiche per vivere e pensare un territorio in modo autentico e originale. Evitando il più possibile la "dannazione alla chiacchiera che alimenta la “postdemocrazia” non solo per implosione dei vecchi vizi e difetti della ‘politica politicata’ ma anche per un cattivo eccessivo uso delle sue libertà senza responsabilità.Noi la voriamo e pensiamo ad una “comunità aperta” al futuro nel rispetto del passato.” “Quando affermo che il futuro è aperto - scriveva K. Popper- con "apertura" intendo, in senso ampio, che noi possiamo scegliere quei valori che sentiamo come valori importanti per noi e per la nostra vita…... Affrontare i problemi significa andare alla ricerca di soluzioni, ovvero ricercare qualcosa che migliori la situazione in cui ci troviamo…..E risolvere i problemi significa compiere delle valutazioni. ……Quando parlo del futuro aperto, io con ciò non solo intendo semplicemente affermare che non è possibile predire quel che accadrà; intendo dire piuttosto che quello che accadrà sarà influenzato da noi e dai nostri valori “.

Questo spazio va curato al meglio delle sue possibilità tecniche ma salvaguardato nella sua libertà di espressione nella regola della responsabilità individuale e nella cornice valoriale e culturale della "paeoslogia". Il blog è anche l'accompagnamento organizzativo e informativo delle iniziative che come Comunità provvisoria formalmente organizzata sia delle esperienze di approfondimento conoscitivo (es seminario a Grottaminarda sulla paesologia o a Lacedonia sul parco rurale o incontri mirati sulle varie “eccellenze” ) ma anche delle visite esistenziali , individuali e comunitarie , paesologiche e amicali nei piccoli paesi nello spirito che Franco ci suggerisce e ci racconta nei suoi scritti. Il Blog è anche l'espressione di un dialogo, un conflitto o un amore e una cura non ideologica e dottrinale per una "terra", l'Irpinia dei piccoli paesi …dalla grande vita”.L’irpinia ha una storia dignitosa e ricca letterariamente e culturalmente anche tra contraddizioni fisologiche ,sospetti metodologici e filosofici e quant'altro la condiziona non solo per le zavorre storiche in senso economico,sociale e politico. Anche questo aspetto ha una sua autenticità e originalità che ci dobbiamo autoriconoscere non solo come difficoltà e complessità ma anche come merito , capacità e possibilità di nuove intuizioni ed analisi. Per ultimo e non ultimo :Cairano 7X. E’ stato scelto “un piccolo paese” come simbolo e anche una possibile pratica di”grande vita” nascosta e da scoprire con una esperienza veramente innovativa e originale con alle spalle una grande esigenza o idea di Franco Dragone che Franco Arminio ha avuto il coraggio dei sognatori , la testardaggine dei poeti e la capacità del vero politico di rendere realizzabile al meglio di uomini e idee che circolano in Italia ed in Europa in cerca di esperienze coerenti di nuovi modi di abitare e pensare la terra che ci è data in comodato d’uso. Incomprensioni ,pigrizie e scelte al ribasso in coda ai poteri costituiti istituzionali e sociali hanno determinato rotture non volute ma necessarie . Di tutto ciò dobbiamo sentirci non solo orgogliosi e liberati ma soprattutto perché abbiamo recuperato il senso di attori e artefici di noi stessi ,ognuno con le sue capacità e le sue conoscenze purchè al meglio delle nostre possibilità e competenze senza gerarchie ne culturali né di poteri. Siamo in una fase costituente ed abbiamo un estremo bisogno di convinte adesioni ma soprattutto di entusiasmo culturale , passione civile, generosità e amore del dono, sentimenti caldi e un impegno personale nella responsabilità concreta secondo le proprie conoscenze,sentimenti e abilità organizzative. La Comunità provvisoria resta una buona e bella idea coltiviamola al meglio delle nostre capacità e possibilità nel rapporto di altre esperienze comunitarie ma non dimendichiamoci di annacquare o disperdere la sua anima “paesologica” .Non è solo “un valore aggiunto” ma un modo nuovo di essere,pensare e vivere l’Irpinia e tutte le “irpinie” della nostra “madre terra”……..



mauro orlando

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