venerdì 16 luglio 2010

Elisir d'amore per ........il grande Cesare!

"Così egli operò e creò, come mai nessun altro mortale prima e dopo di lui, e come operatore e creatore Cesare vive ancora, dopo tanti secoli, nel pensiero delle nazioni, il primo e veramente unico imperatore" (Th. Mommsen, Storia di Roma antica - Libro V - Cap. XI)








Ferrara “Antonio”. (Alzandosi con tutta la sua debordante mole e improvvisamente serio) Sì, basta con le chiacchiere o con le declinazioni delle paranoie .Voglio che le cose siano chiare. Se io avessi il suo potere , agirei come lui, dato che sono animato dalle stesse passioni e dalle stesse convinzioni. Ma c’è un punto sul quale non posso esser d’accordo con voi. Ed è che se Be è pericoloso per sé e per tutti noi non è perchè , vi ha reso la vita insopportabile o più patrimonialmente comoda , non è certo per le sue oscenità storiografiche ed i suoi lapsus lessicali né per le sue a volte orrende barzellette, né per i suoi tics da commedia dell’arte o da avanspettacolo di provincia né per le mie crudeltà intellettuali e cinismi psicologici ma neppure per le più alte e più immortali credenze che fedelmente lo sorreggono.
Una voce unisona : Che vuoi dire? Che cos’è questa storia?
Ferrara “Antonio” : “ Ecco ve lo dico subito. Attraverso Berlusconi , per la prima volta nella storia, la poesia provoca l’azione e il sogno la realizza. Lui fa ciò che sogna di fare. Lui rischia di trasformare inconsapevolmente per una sorta di transfert schizofrenico e ossessionato o “radicalismo mattoide” la sua filosofia in cadaveri non solo metaforici. Voi dite che è un anarchico , un impolitico postmoderno un antipolitico mediatico . Lui crede di essere un artista. Ma in fondo non c’è differenza.
In disparte con riserbo e circospezione sospetta …intanto due personaggi non marginale alla storia….
Fini “Bruto” : (rivolgendo confidenzialmente a Casini “Cassio)( con un ghigno sfottente, intimamente cattivo ma lucido e determinato di chi malvolentieri deve quotidianamente reprimere il disagio o l’obbligo istituzionale ad una pratica di servilismo dovuto e mai del tutto somatizzato negli “arcana imperi”)
“Sì lasciamolo fare .Assecondiamolo. Gestiamo la sua follia. Verrà un giorno in cui si troverà da solo davanti ad un impero di ‘anime morte’ , amiche e nemiche, nani e ballerine ,quei quattro vecchi rincoglioniti ,compagni di merenda della prima ora e di parenti morti e ossessionati dalla continuità gestionale di “aziende creative” ad usum Delphini in assenza del Delfinus”.
Casini “Cassio” : “ Gianfranco, è da un po di tempo che ti vado osservando: non trovo nei tuoi occhi quell’affabilità e quella espressione d’affetto che ero uso a trovarvi quando eravamo assieme al Governo.
Fini “Bruto” :” Pierferdi, non ritenerti ingannato, se il mio sguardo è offuscato, il turbamento del mio viso riguarda solo me .Da qualche tempo sono afflitto da passioni contrastanti, pensieri che appartengono solo a me, e che, in qualche modo, appannano, forse il mio comportamento.”
Casini “Cassio” : “Non so dire che cosa tu ed altri pensiate di questa vita; ma quanto a me personalmente, preferirei non vivere piuttosto che essere soggiogato da qualcuno che è mio pari. Sono nato libero , altrettanto tu… spero. Ho udito ,qui in Roma , molte persone di tutto rispetto che, parlando di te ,Fini, e gemendo sotto il giogo di questa epoca hanno espresso il desiderio che il nobile Fini , il coerente Fini,riacquisti la vista oltre che la parola”
Fini “Bruto” : “Il mio parere attuale non è importante ma penso questo. Lasciamolo fare .Assecondiamolo. Gestiamo la sua follia. Verrà un giorno in cui si troverà da solo davanti ad un impero di ‘anime morte’ , amiche e nemiche, nani e ballerine , ruffiani e puttane e di parenti morti e ossessionati dalla continuità gestionale di “aziende creative” ad usum Delphini in assenza del Delfinus”.Non vedo per il momento la necessità di un nostro concreto intervento per rimettere in discussione la sua ossessionata “ leadership”. Lasciamo al tempo la libertà di lavorare con la sua cinica necessità ….al momento più opportuno agiremo con la spregiudicatezza e la cattiveria necessaria per liberare Roma dal suo aguzzino-buffone.”
mercuzio

Racconto immaginifico di una storia politca che si ripete vichianamente!

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