Vacanze e paesologia
Lessicalmente e culturalmente antinomiche queste "categorie. ..non dello Spirito assoluto hegheliano" ma del " tempo immobile paesologico e provvisorio dentro di noi". ..ci permettono tuttavia di fare il punto sul tema centrale del nostro vivere oggi con autenicita' e consapevolezza le esperienze esistenziali , culturali e politiche che vogliono andare oltre le abitudini e gli stili di vita...miti e icone della imposta "modernità incivile"....e nella trasfigurazione dell'immaginario e del politico nell'irrisolto postmoderno.
Il problema è culturale, giuridico, politico e esistenziale assieme. Ripropone , in tempi di crisi strutturali e globali del nostro pensiero occidentale tout court , il tema costituente del "nomos della terra"...oggi. Una sorta di ritorno alla "razionalità della natura" che superi d'amblai la satrapia autoritaria del moderno "cogito cartesiano" o dei kantiani "tribunali della ragion pura. ..pratica o del giudizio" nella centralità universale e necessaria dello "io penso". Abbiamo necessita' di riappropriarci di un " giusnaturalismo terraneo" che vede la centralità della terra nel nostro pensiero, sentimento, passione .... azione nella sua accezione più ampia di quella legata alla ottocentesca proprietà privata o pubblica o comune in rapporto al lavoro o alla fatica. Le carte costituzionali contemporanee hanno riproposto e introdotto i "diritti della Natura".....definendo il " buon vivere" come un necessario e possibile ordinamento pubblico economico attraverso il quale promuovere anche lo sviluppo insieme al progresso. L'essere umano e la terra sono "consustanziali".La terra ridiventa la madre del diritto. ..della politica...della cultura.....della vita in ultima e prima analisi.
È da questa interpretazione e visione , e non viceversa, che si può parlare di "libertà" e patto sociale. ...solidarietà. ..bene comune.Lo Stato di fatto assume un ruolo non solo di "persona giuridica astratta"...lontano o diverso o nemico del cittadino. ... ma si fa "universalità concreta" dove l'essere umano dismette i panni esclusivi dell' homo aeconomicus" per ritornare ad essere " zoon politikon. ...e curatore e amministratore del bene comune in tutte le sue articolazioni.
mercuzio
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