domenica 13 luglio 2014

una mesta rinuncia a Aliano....


una mesta rinuncia ad Aliano...... 

 “Il corpo di Bob Bridge lo ha accompagnato per ottantasette anni. Non per molto ancora. Il tempo consumato è il corpo di Bob. Tutti i suoi organi sono in declino. I nostri corpi si sono evoluti in modo da durare solo il tempo necessario a trasmettere i nostri geni alle generazioni successive. Dopo esserci riprodotti e aver cresciuto i nostri figli, non siamo più necessari. Bob ha svolto già da tempo il suo compito biologico. Vive di tempo preso in prestito”.…Il corpo è ciò che ci pone in contatto con il mondo. L’uomo non ha un corpo, ma è un corpo…e allora corpo ed anima non sono separati. Pure ammettendo che tale separazione ci sia, il corpo può fungere da veicolo per la crescita e per la grandezza dell’anima. Come Zarathustra allo specchio sconvolto un mattino vide”il ghigno deforme di un demonio….e pensò che ancora “l’erba maligna vuole passare per grano” e che anche gli amici possono andare smarriti….trascinati dai nemici ,è necessario”ridiscendere dagli amici e dai nemici”…anche a costo …..“di nuovo parlare e fare doni “e dare il meglio di ciò che trabocca dal cuore e dall’anima e scendere ancora a valle tra “le tempeste del dolore” e donare ciò che si era succhiato leggero sino in fondo sul ventilato,solcato. silenzioso e magico di Aliano. Certo anche dentro di noi intravedo insidioso e accattivante” il lago solitario che basta a se stesso” ma tutti quelli che continuano a viverlo “hanno bevuto profondamente alle fonti alpestri” non solo a conforto del ” nostro cuore esule” ma per alimentare un torrente d’amore e farlo scorrere con naturalezza verso il mare del sogno, della speranza e del futuro. “O voce di colui che primamente conobbe il tremolar de la marina!” Ad Aliano si respira la storia minima e provvisoria di anime consumate e solitarie e si cammina i sempre nuovi sentieri ininterrotti per imparare, come in una pedagogia permanente,ad usare “le radure e i segnavie” e anche le vecchie, logore e abusate parole ,ma per discorsi nuovi....diversi e sempre uguali e la voglia di vivere e raccontare vite provvisorie e rinnovate di creatori e non di spettatori,gregari e ripetitori.Stanchi e annoiati della vecchia lingua impastata di buoni propositi per i vecchi discorsi della poetica,della politica ,della filosofia e della teologia.Gli spiriti che vi circolano "dal desio chiamati" sono incamminati sui sentieri liberi e ventilati tra i rugosi calanchi come deltaplani policromi o aquiloni che cercano le mani dei bambini per essere guidati.Ma non solo e sempre per volare con le ali come aquile solitarie….. e vogliono incedere come uomini anche con le vecchie scarpe ma per tracciare nuovi cammini e storie vere con la mente semplice e leggera di un bambino…………. ed io ....inviso agli dei e amato dagli uomini,sognerò tutto questo tra le "paesane ,sudate e affollate banacarelle" del "Festone" del mio "borgo natio"......Grottaminarda....Irpinia d'occidente. 

mercuzio

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