venerdì 25 marzo 2011

Elisir d'amore per ...il mio Cairano del cuore.

I nostri sentieri verso Cairano

“Il corpo di Bob Bridge lo ha accompagnato per ottantasette anni. Non per molto ancora. Il tempo consumato è il corpo di Bob. Tutti i suoi organi sono in declino. I nostri corpi si sono evoluti in modo da durare solo il tempo necessario a trasmettere i nostri geni alle generazioni successive. Dopo esserci riprodotti e aver cresciuto i nostri figli, non siamo più necessari. Bob ha svolto già da tempo il suo compito biologico. Vive di tempo preso in prestito”.…
....Il corpo è ciò che ci pone in contatto con il mondo. L’uomo non ha un corpo, ma è un corpo…e allora corpo ed anima non sono separati. Pure ammettendo che tale separazione ci sia, il corpo può fungere da veicolo per la crescita e per la grandezza dell’anima.
Come Zarathustra allo specchio sconvolto un mattino vide”il ghigno deforme di un demonio….e pensò che ancora “l’erba maligna vuole passare per grano” e che anche gli amici possono andare smarriti….trascinati dai nemici ,è necessario”ridiscendere dagli amici e dai nemici”…anche a costo …..“di nuovo parlare e fare doni “e dare il meglio di ciò che trabocca dal cuore e dall’anima e scendere ancora a valle tra “le tempeste del dolore” e donare ciò che si era succhiato leggero sino in fondo sul”meteorita” ventilato, silenzioso e magico di Cairano.
Certo anche dentro di noi intravedo insidioso e accattivante” il lago solitario che basta a se stesso” ma “abbiamo bevuto profondamente alle fonti alpestri” non solo a conforto del ” nostro cuore esule” ma per alimentare un torrente d’amore e farlo scorrere con naturalezza verso il mare del sogno, della speranza e del futuro.
“O voce di colui che primamente conobbe il tremolar de la marina!”
Nella Comunità provvisoria e inoperosa irpina respiriamo e camminiamo nuovi sentieri ininterrotti e stiamo imparandoad usare “le radure e i segnavie” e anche le vecchie, logore e abusate parole ,ma per discorsi nuovi ela voglia di raccontare vite nuove di creatori e non di spettatori,gregari e ripetitori. Ci siamo stancati della vecchia lingua impastata per i vecchi discorsi della poetica,della politica ,della filosofia e della teologia.I nostri spiriti sono incamminati sui sentieri liberi e ventilati come i deltaplani policromi di Cairano .Ma non solo e sempre per volare con le ali come aquile solitarie….. e vogliono incedere come uomini anche con le vecchie scarpe ma per tracciare nuovi cammini e storie vere con la mente semplice e leggera di un bambino………….
mauro orlando

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