sabato 16 novembre 2024

 



Sulla tua  tomba disadorna …la scritta : “Amavo certi  giorni! Ciascuno esattamene come tutti gli altri .” Mai pensato di doverla  augurare  … un giorno di riposo eterno di pace. Bisogna avvertire la minaccia alla vita per sentire la mancanza dei quieti giorni amati e perduti inutilmente. Bisogna aver perso la pace interiore ...eudaimonia ... per sentire tanto  la mancanza di quei giorni  a volte detestati perché troppo pacifici, troppo uguali gli uni agli altri e perciò noiosi. Quando la vita fallisce, quando si sente trascinata verso il basso, niente sembra più bello di una sfilza di giorni tutti uguali, quando basta una carezza a proteggerti e niente sembra più desiderabile di un enviable emptiness, un vuoto invidiabile. La vita è un peso ma la morte è un vuoto ancora più pesante. L’inverno è la stagione del tempo del morire .  La morte infondo è la proprietà delle cose naturali che si rinnovano solo nell’eternità. Solo ciò che non è naturale non muore. “Le foglie morte posavano sulle pietre; / non c’era vento che le sollevasse.” L’anima non è naturale  come pensava Democrito. Solo perché può pensarla chi resta dopo la morte del nostro corpo ….e sa che dopo l’inverno in natura c’è ancora la primavera e l’eterno ritorno degli eguali e dei diversi .