di mauro orlando
La felicità liberista è
felicità da “idioti” ….. questa felicità (eu-daimonia), nel suo tipo ideale (
mito della biga alata di Platone), come una libertà degli idioti [idios=
privato, scemo] ci è stata suggerita e spiegata dai nostri antenati greci.Spiegavano
anche a noi postmoderni, postliberisti, postdemocratici, postpolitici ,cinici
ma infelici che le cose,gli uomini , le idee hanno veramente un valore se sono
compiute gratuitamente e liberamente: solo i poveri e gli schiavi sono legati
dalla necessità e obbligo del lavoro e rientrano ,loro malgrado ,nella
categoria degli “idioti” in senso oggettivo. E solo un idiota può vivere in
questo modo per propria volontà e scelta soggettiva , cioè senza esserne
costretto dalla necessità 'arcana e moderna' di sopravvivere per un salario ,
un indebitamento , un senso di incompiutezza senza beni materiali, un accumulo
di ricchezze inutili ……. In particolare, la democrazia ateniese del V secolo
attribuiva un grande valore all'attività politica come dovere di pratica e ricerca
di ordine comunitario .Il diritto alla “felicità” personale a cui tendere
invano in un sistema economico-politico è una sorta di palliativo o truffa
della modernità. Diventa un vincolo sempre più stretto e un obbligo politico
eteronomo e inconsapevole che ci viene necessariamente dall’esterno …..la
felicità,quindi, oggi è prima di tutto mettere ordine ai “demoni” che governano
configgendo nella propria anima...poi un attivazione nel conflitto selvaggio
della modernità (homo homini lupus, felicità pubblica o in natura,nè un ifelice
nè un oppressore, maggior felicità per il maggior numero di uomini eccc ecc...)
il dispositivo critico personale che controlli e combatte tutto ciò che intacca
la nostra autonomia dal mondo ,dagli uomini e dai beni materiali,dalle leggi
della politica praticata…… e anziché forma di adesione idiota e subita alla
realtà ….la felicità diventa terreno di conflitto sano , di vita consapevole e
di elaborazione autonoma di nuove immagini e stili di vita più confacenti e
aperti all’incontro, sempre rimandato nella storia di noi uomini…….tra libertà
personale e giustizia sociale……