sabato 17 gennaio 2009

Elisir d'amore per ..........tutti gli 'Alì' del mondo.





Alì dagli occhi azzurri
Essi sempre umili
Essi sempre deboli essi sempre timidi
essi sempre infimi essi sempre colpevoli
essi sempre sudditi
essi sempre piccoli,
essi che non vollero mai sapere,
essi che ebbero occhi solo per implorare,
essi che vissero come assassini sotto terra,
essi che vissero come banditi in fondo al mare,
essi che vissero come pazzi in mezzo al cielo,
essi che si costruirono leggi fuori dalla legge, essi che si adattarono a un mondo sotto il mondo
essi che credettero in un Dio servo di Dio,
essi che cantavano ai massacri dei re,
essi che ballavano alle guerre borghesi,
essi che pregavano alle lotte operaie...
... deponendo l'onestà delle religioni contadine,
dimenticando l'onore della malavita,
tradendo il candore dei popoli barbari,
dietro ai loro Alì dagli occhi azzurri
- usciranno da sotto la terra per uccidere -
usciranno dal fondo del mare per aggredire
- scenderanno dall'alto del cielo per derubare
- e prima di giungere a Parigi
per insegnare la gioia di vivere,
prima di giungere a Londra
per insegnare ad essere liberi,
prima di giungere a New York,
per insegnare come si e' fratelli
- distruggeranno Roma
e sulle sue rovine deporranno il germe della Storia Antica.
Poi col Papa e ogni sacramento
andranno su come zingari verso nord-ovest
con le bandiere rosse di Trotzky al vento...
pier paolo pasolini
" Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa , non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi
Lungo le sponde del mio torrente
voglio che passano i lucci argentati
non più i cadeveri dei soldati
portati in braccia dalla corrente"
Fabrizio De André. La Guerra Di Piero.1969

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